cronaca

Polemica contro Federdistribuzione: "Non vogliono firmare"
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"Noi un contratto lo vogliamo anche perché firmarlo serve per rilanciare i consumi e per uscire dalla crisi". Silvia Avanzino, segretario generale di Fisascat Cisl Liguria spiega così le motivazioni dello sciopero, previsto per sabato 28 maggio, dei lavoratori della grande distribuzione aderenti a Federdistribuzione, circa 7mila sul territorio ligure, che da 28 mesi attendono il rinnovo contrattuale.

"Bisogna tener presente che solo Federdistribuzione non ha ancora firmato - spiega Avanzino - mentre gli altri lavoratori del comparto, aderenti a Confcommercio hanno già rinnovato contratti che, una volta a regime, permetteranno di distribuire 3 mila euro in tre anni mentre quello che viene proposto a questi lavoratori ha un valore di soli 1800 euro, circa 15 euro al mese".

In sciopero i lavoratori di aziende come Ikea, Carrefour, Rinascente, Pam, Decathlon e altre imprese della grande distribuzione. "Non ci sono state le condizioni per firmare un contratto che i lavoratori chiedevano - spiega Riccardo Serri, segretario Uiltucs Liguria - perché improntato al massimo ribasso. Per questo dai dipendenti delle aziende ci sarà grande mobilitazione e volantinaggi davanti ai negozi per far capire ai clienti le ragioni dello sciopero e per sensibilizzare le imprese a cercare un accordo".

Dai sindacati anche la denuncia di un comportamento scorretto di Federdistribuzione
che "da una parte dice di volere il contratto - spiega Giovanni Bucchioni, Segretario Fisascat Cisl Liguria - erogando, unilateralmente, a maggio, la somma di 15 euro. Siamo di fronte a un atto gravissimo che mira a ledere la missione stessa delle organizzazioni sindacali, legittimamente titolari della contrattazione. Un atto rispetto al quale reagiremo con tutte le forze e in tutte le sedi opportune".