porti e logistica

'Incardinato' in Commissione ottava al Senato l'atto governativo
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La Commissione ottava del Senato ha 'incardinato' l'Atto governativo di riorganizzazione del sistema portuale. Il relatore è stato l'esperto senatore Marco Filippi del Pd che, nella legislatura passata, ha seguito l'iter (poi non arrivato in fondo) della riforma della legge 84/94. Ora la Commissione ha 60 giorni per esprimere un parere, "ma c'è la volontà di procedere anche più celermente", sottolinea il senatore Maurizio Rossi (Liguria Civica).

La Commissione analizzerà il testo del Governo e il parere del Consiglio di Stato che chiede di rivedere diversi punti importanti dell'Atto. "Si risolverà tutto entro fine estate, comprese le nomine dei presidenti. Verranno nominati con il nuovo iter che non prevede più le terne, metodo da Prima Repubblica. E in cantina vanno anche i Comitati portuali, veri centri di conflitto d'interessi che hanno condizionato i porti italiani in questi anni", ha commentato il senatore ligure.

Stringere i tempi è importante anche per conoscere finalmente l'iter che si dovrà seguire per l'affidamento delle banchine: dalle gare con procedure europee alle eventuali proroghe, le durate delle concessioni, impegni concreti di investimenti con relative garanzie e fidejussioni, cronoprogramma dei lavori, impegni occupazionali. "Finalmente un sistema serio che non lasci discrezionalità alle Autorità portuali per le assegnazioni, così come dovranno esserci canoni concessori proporzionati e omogenei. C'è da augurarsi poi che il Tavolo di coordinamento nazionale assuma un ruolo strategico e che sia diretto da una persona di comprovata esperienza".

E sulle 'pressioni mediatiche' degli ultimi giorni, il senatore Rossi esprime un parere chiaro e senza giri di parole. "Sono interventi del tutto fuori tempo visto che ormai, con gli autorevoli e dettagliati pareri del Consiglio di Stato, risulta impossibile, a un Commissario come a un presidente, procedere in modo difforme da quanto indicato. Appena il nuovo regolamento sarà emanato dal Consiglio dei ministri, in Liguria c'è da augurarsi che il presidente Giovanni Toti e il ministro Graziano Delrio abbiano già trovato l'accordo sul nome del presidente dell'Autorità portuale e procedano alla nomina senza perdere ulteriore tempo. In caso di mancata intesa invece la procedura prevede che deciderà il Governo, anche senza l'intesa con la Regione".