Funzionari del governo saudita avrebbero avuto un ruolo attivo nel sostenere gli attentatori dell'11 settembre. Lo rivela al Guardian un ex membro della commissione d'inchiesta Usa a dodici anni dalla pubblicazione del rapporto che, in sostanza, aveva esonerato l'Arabia Saudita da ogni responsabilità.John F Lehman, segretario della Marina durante la presidenza Reagan, sostiene che la commissione avrebbe commesso un errore nel non dichiarare esplicitamente che funzionari di Riad facevano parte di una "rete di sostegno" agli attentatori delle Torri Gemelle. Le prove di questo coinvolgimento saudita sarebbero contenute, sostiene Lehman, nelle famose 28 pagine dell'inchiesta secretate di cui ha parlato di recente anche l'ex direttore della Cia John Brennan precisando però che la Commissione parlamentare allora disse che non c'era alcuna prova che "istituzioni o singoli dirigenti sauditi" avessero finanziato o sostenuto Al Qaida.
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