politica

Salvatore ribadisce il no: "Saranno tagliati servizi indispensabili"
1 minuto e 38 secondi di lettura
Le vicende legate al nuovo ospedale Galliera tengono banco anche in Consiglio regionale. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato all'assessore Viale un'interrogazione sul destino dei lavoratori precari del nosocomio. Ma i riscontri dalla giunta non convincono.

"Dall'assessore Viale risposte inconcludenti, che nulla c'entrano con il destino dei 160 lavoratori dell'ospedale Galliera a rischio di perdere il posto. La Giunta ci ha parlato solo dei rinnovi che riguardano altri lavoratori! E i 160 in questione?", attacca Alice Salvatore, consigliera dei pentastellati. "Che funzione ha un ente pubblico come la Regione Liguria se va a finanziare con centinaia di milioni di euro, le tasse dei contribuenti, un'operazione, quella del nuovo Galliera, che assomiglia sempre di più a una mera speculazione edilizia?".

Per i Cinque Stelle il progetto "promette un aumento dei servizi ma, nella realtà, comporta il taglio di servizi indispensabili come il registro di trapianto di midollo osseo (l'unico esistente a livello nazionale) e la chiusura di due centri CUP, con conseguenti enormi disagi all'utenza. Ancora una volta vediamo confermato nei fatti un modello privatistico della sanità che premia gli amici degli amici e rende utenti e lavoratori vittime delle logiche del profitto. I soldi pubblici vanno utilizzati per servizi pubblici, non per un'operazione che nulla ha a che vedere con la salute dei cittadini".

Un'ultima protesta è riservata al cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, tra i principali sostenitori dell'opera: ""Ci chiediamo perché il cardinale oggi promuova un'operazione così smaccatamente contraria agli interessi di pazienti, cittadini e dipendenti. Perché è così preoccupato che il progetto vada in porto? Come MoVimento 5 Stelle lo chiediamo da tempo e, in cambio la vecchia politica non risponde vaghe, come l'ultima non risposta dell'assessore Viale. È arrivata l'ora di fare chiarezza e smetterla di prendere in giro i genovesi. Forse il cardinale dovrebbe occuparsi della spiritualità dei cittadini e la Regione di servizi pubblici anziché privati".