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Verso l'incontro "Rigenerare il territorio con la nuova impresa”
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"Rigenerare il territorio con la nuova impresa” . È questo il titolo del convegno organizzato dall’Associazione San Michele Valore Impresa il prossimo 6 maggio presso l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo. Tanti i relatori di spicco che saranno presenti all'incontro, dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all'Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabio Gallia.

Ma che cos'è l'Associazione San Michele Valore Impresa? A parlarne a Primocanale è l'attuale presidente Stefano Messina. "Nasce da un'iniziativa tra il 2007 e il 2008 del parroco di San Michele di Pagana, don Mimmo Borzini, storico parroco del Levante. Insieme a lui, c'era il compianto Piero Micossi, che noi liguri conosciamo come assessore della prima giunta Biasotti dal 2000".

"L'associazione - continua Messina - è nata perché don Mimmo ha raccolto manager e professionisti con la casa di vacanza nel territorio di San Michele, zona splendida tra Rapallo e Portofino. Siamo partiti in dodici. Ci ha chiamato un sabato mattina dicendo che riteneva che si potesse fare qualche cosa per riqualificare il lavoro dell'imprenditore che parte dalla collegialità familiare alla aziendale, sulle Pmi quanto sulle grandi aziende. Questo ha dato inizio a incontri privati che durano tutt'ora una volta ogni due/tre mesi. Adesso siamo oltre venti con una presidenza a rotazione".

Ma quando si cita il prototipo di nuova impresa, di cosa si parla? "È la domanda più difficile a cui l'associazione cerca risposta", dice il presidente. "Non siamo soggetti che amano fare della didattica, ci sono personalità di grande autorevolezza nell'ambito economico-finanziario. Il fratello gemello di Piero Micossi, Stefano, è direttore di Asonime e vicepresidente di una banca. Il nostro obiettivo è il pragmatismo".

"Non abbiamo particolari competenze su settori specifici", aggiunge Stefano Messina. "Non ci rivolgiamo solo all'high tech. Ci sono già fondi regionali che vi lavorano. Vogliamo puntare alla old economy legata al manifatturiero e al food. Cosa dobbiamo fare? Non siamo finanziatori, anche se dopo 6 anni abbiamo visto oltre cento idee imprenditoriali. Abbiamo valutato un paio di aziende. Costi di struttura non ne abbiamo, ci vediamo in parrocchia. Ascoltiamo l'idea imprenditoriale, quasi sempre il consiglio è stato “non fare l'imprenditore, il tasso di rischio è troppo elevato”. Poi c'è l'indirizzo. Successivamente c'è il sostenere, allora anche l'aiuto economico. E poi quella di ospitare. Con orgoglio dico che l'associazione è stata uno degli elementi che ha aumentato le motivazioni per creare WyLab a Chiavari".

Giovani, istituzioni e sostegno: tre termini che faticano sempre più a stare insieme. "Più il mondo va avanti più le barriere all'entrata si elevano", sottolinea il presidente dell'Associazione San Michele Valore Impresa. "Il mondo è più trasparente. Più il mondo va avanti più le possibilità di fare investimenti in ricerche è concentrata nei grandi gruppi. Più passa il tempo più è difficile, ma questo non deve demotivare. Le istituzioni: normalmente un imprenditore che parte da zero ha capacità finanziarie limitate. Matteo Campodonico è un grande esempio di qualcuno partito con una grande idea, e tramite Gozzi e qualche amico è partito. Il sostegno delle istituzioni è fondamentale. Ne avremo testimonianza oltre che dal presidente della Regione anche da Cassa Depositi e Prestiti, che sarà interessante da ascoltare".

In conclusione, Stefano Messina si rivolge ai giovani che vogliono fare impresa partendo dalla Liguria.
"Non esistono trucchi. Dando per scontata la volontà, che è necessaria, direi che la nostra associazione è una piccola sponda fatta di persone che ascoltano e consigliano sul fatto che il territorio offre ancora possibilità anche in settore ordinari. Alla luce dell'evoluzione del mondo la Liguria ha forte capacità manifatturiera. La chiesa barocca di San Michele è un esempio. Se l'idea è sostenibile, le risorse finanziarie si trovano", conclude.