Il gip Massimiliano Botti di Imperia ha condannato a dieci giorni di arresto, commutati in 2.500 euro di ammenda dodici attivisti del centro sociale 'La Talpa e l'Orologio', che il 17 maggio scorso, contestarono il leader della Lega Nord Matteo Salvini, giunto a Imperia per un aperitivo elettorale. Erano accusati di molestie e lancio di oggetti pericolosi. Il leader del Carroccio venne accolto da insulti, lancio di uova e carta igienica. Gli attivisti furono successivamente identificati dagli agenti della Digos e nei loro confronti il pm Stefania Brusa ha chiesto e ottenuto il decreto penale di condanna. "I miei assistiti hanno scelto strategie diverse - spiega l'avvocato Francesco Fazio, che difende undici dei dodici attivisti -. Alcuni faranno ricorso altri adempieranno alle disposizioni del decreto".
Univoco lo sdegno degli attivisti del centro sociale che attraverso un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook del Centro Sociale sottolineano che "il dissenso, se convinto e gridato a squarciagola, ha un prezzo alto. La Procura ci ha recapitato dodici decreti penali per la contestazione a Matteo Salvini dello scorso maggio ad Imperia. Eccolo, il prezzo del dissenso: non è teorico né ideologico, trattasi di soldi veri e propri; in sostanza la nostra avversione ha un valore di mercato, perfino salato" affermano annunciando ricorso. "Pensiamo di meritare almeno un processo", scrivono su Facebook.
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