cronaca

Uno dei tanti scherzi per la città
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Genova dovrà presto dire addio alle piscine di Albaro: in breve tempo la storica piscina verrà demolita per lasciare spazio alla più grande moschea di Genova. "Visto il crescente numero di abitanti arabi e di fede islamica nel capoluogo ligure, eseguito un sondaggio telefonico tra i cittadini per rilevare il grado di apertura e tolleranza verso popolazioni e culture diverse da quella italiana - dicono i cartelloni affissi tra le vie del centro città e nel Levante - e visto che il quartiere di Albaro si è dimostrato, con il 69% della popolazione ivi abitante, il più aperto e tollerante, il sindaco ha ordinato la costruzione di un luogo di culto per le popolazioni islamiche denominato 'moschea' nel quartiere. E decreta, dunque, la demolizione delle costruzioni esistenti per la realizzazione di un luogo di culto per le popolazioni di religione islamica."

Con l'inizio di aprile, però, ci si dimentica spesso del Pesce d'Aprile, scherzosa tradizione: i manifesti comparsi per le vie del quartiere genovese con tanto di realizzazione grafica di come sarebbe se il progetto fosse completato, fanno parte della trovata scherzosa del gruppo dei Goliardi genovesi.

Ma basta poco per rendersi conto della burla: leggendo attentamente il volantino si nota, nell'intestazione la dicitura 'Comune di Genovah', una H di troppo che fa tirare un sospiro di sollievo.



Sulla stessa lunghezza d'onda è il comunicato arrivato questa mattina alla redazione di Primocanale: "Il Comune ricorre alle analisi scientifiche per inchiodare i padroni incivili che lasciano sui marciapiedi le deiezioni. C'è tempo una settimana per mettersi in regola e schedare il proprio cane. Giro di vite sul degrado urbano lanciato dal Sindaco di Genova, Marco Doria."

"Il Comune, che si è a lungo interrogato su quali contromisure mettere in atto, adesso ha detto basta e ha deciso di dichiarare guerra agli incivili. Sul serio e con una misura innovativa, mai sperimentata finora: risalire al padrone attraverso la deiezione, per recapitagli una multa."

"Il metodo è assolutamente scientifico e prevede la raccolta delle feci, che spetterà agli agenti della polizia municipale o alla guardia ambientale del Comune, poi l’analisi in laboratorio e il controllo incrociato con un prelievo ematico del cane. In questo modo sarà possibile identificare il proprietario e mandargli la sanzione. L’esame verrà fatto dunque sul dna."

"C'è tempo una settimana per sottoporre il proprio cane spontaneamnete all'esame del sangue o al prelievo di un campione di saliva per l'aggiornamento della scheda anagrafica canina presso A.S.L. 3 Genovese - U.O. Sanità Animale. Dopo tale termine i padroni riceveranno una lettera degli uffici municipali che chiederà di mettersi in regola con i prelievi in Azienda sanitaria."

"Un deterrente che tenderà a scoraggiare i maleducati, secondo le previsioni. Anche perché le sanzioni saranno alzate, e di molto, così da coprire i costi che l’amministrazione sosterrà per il nuovo sistema, che si preannuncia non a spot, ma con controlli che garantiranno una certa metodica e frequenza."