Viviano, De Silvestri, Silvestre, Moisander, Zukanovic: Soriano, Fernando, Barreto; Carbonero, Eder, Muriel.Questa è la formazione con cui la prima Sampdoria di Vincenzo Montella scese in campo a Udine, venendo punita da un gran gol di Badu. Da quell'infausta domenica sono passati quattro mesi ma la sensazione è che il tecnico blucerchiato non sia ancora riuscito a trovare il suo "centro di gravità permanente" . Troppo spesso l'allenatore non è riuscito a dare continuità all'undici titolare, vuoi per problemi legati a squalifiche e infortuni ma anche per suoi dubbi su moduli e uomini. Poi, certo, le partenze di due titolari come Zukanovic e soprattutto Eder non hanno aiutato Montella ma il tourbillon non è stato da poco.
3-4-2-1, 4-3-3, 4-3-2-1,4-3-1-2, si è visto di tutto con scelte che sono anche tardate ad arrivare nel nome di quel "bel gioco" che è stato il marchio di fabbrica nelle precedenti esperienze da allenatore di Montella ma che mal si adattano alle esigenze di classifica dei blucerchiati.
Ora arrivano partite bisognerà brandire la spada piuttosto che andare in punta di fioretto e il bel gioco può anche andare a farsi benedire in nome dei punti da mettere in saccoccia. Servono scelte chiare e definitive e anche serve quella che gli argentini chiamano "garra", la grinta. Che si spera non venga annacquata dai tre giorni di riposo concessi per il periodo pasquale.
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