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Il presidente della provincia Natta commenta i dati dell'Istituto Tumori
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"Ad oggi mi sento di dire che non ci sono dati in grado di farci balzare sulla sedia. Quindi, non emergono macroscopicità rilevanti. Ciò non significa che bisogna stare tranquilli o agitarsi, ma dobbiamo soltanto attendere l'esito finale". Così il presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta ha commentato la prima fase dell'indagine sanitaria su Collette Ozotto e dintorni, al centro di una battaglia contro il suo ampliamento.

Le analisi, realizzate dall'Istituto Tumori per l'Asl 1 Imperiese, non hanno riguardato la tossicità del sito o delle polveri sottili, ma le cartelle cliniche di un campione di circa 480 abitanti, con periodo di riferimento gli anni dal 1996 al 2013. Obiettivo: comparare i dati relativi ai casi di tumore di quella zona con quelli di un'altra zona e capire se vi siano discordanze particolari, nello stesso lasso di tempo.

"Ci è stato presentato uno studio molto articolato - ancora Natta - con notevole scientificità da parte dei tecnici, che riguarda l'intera popolazione di quell'area e altre popolazioni di omologhe zone della provincia o realtà più considerevoli. Da questi dati non si possono ancora tirare delle conclusioni definitive, in quanto mancano dei passaggi fondamentali relativi allo storico e alle patologie riscontrate. Bisogna, infatti, capire se queste ultime siano legate al territorio o al percorso personale del soggetto".

All'incontro che si è tenuto in Provincia erano presenti anche i sindaci di Sanremo, Alberto Biancheri e di Taggia, Vincenzo Genduso. "Sembra che non ci siano situazioni di rischio - commenta Biancheri - ma attendiamo di ricevere i dati conclusivi. Per quanto mi riguarda ho chiesto che venga indetta una assemblea pubblica".