cronaca

Testimoni raccontano di aver sentito grida in arabo
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34 morti e oltre 200 feriti: questo il bilancio delle esplosioni che hanno interessato la città di Bruxelles. Secondo quanto rivela la Farnesina, sarebbero tre gli italiani feriti, ma non sarebbero in gravi condizioni. Due esplosioni hanno colpito l'aeroporto nell'area dei check in delle partenze verso gli Stati Uniti, mentre altre due hanno colpito le stazioni metropolitane di Maelbeek,a pochi passi dalla Commissione Ue, e di Schumann. La strage all'interno dell'aeroporto sarebbe stata causata da un attacco suicida. Le autorità hanno lanciato il 'piano catastrofi' per fare fronte alle conseguenze delle due esplosioni che hanno devastato l'area partenze dell'aeroporto Zaventem. 

L'Isis ha rivendicato l'attacco terroristico. 
Poco dopo lo scalo aeroportuale è stato chiuso e per il traffico si sta predisponendo un piano di emergenza per deviare i voli su Charleroi. Interrotti anche i collegamenti ferroviari da e per l'aeroporto. La città è attualmente blindata: esercito in strada e traffico completamente paralizzato per permettere il passaggio delle ambulanze. 

Le autorità belghe chiesto ai giornalisti di non divulgare notizie sulle indagini in corso per non favorire i terroristi.
È la stessa misura chiesta all'indomani della strage di Parigi, quando anche in Belgio il livello di attenzione si alzò al massimo livello. Alcuni testimoni raccontano di aver sentito degli spari prima delle esplosioni e di aver udito delle grida in arabo. Secondo i media locali, all'interno dello scalo è stata trovata anche una bomba inesplosa.

In territorio belga anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini: "Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall'aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l'Italia". Raggiunto al telefono, Salvini ha spiegato "stavo andando proprio alla sala partenze dell'aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c'è un grande caos".

Preoccupazione anche per l'area della Commissione Ue dove al momento si trovano alcuni politici, tra cui il parlamentare spezzino Brando Benifei. Non può uscire dalla commissione fino a che l'emergenza non sarà cessata, ma rassicura e si sfoga con un post su Facebook. "Ho deciso di prendere l'ultimo aereo della sera e non il primo stamattina, quindi per una scelta un po' dell'ultimo momento non ero in aeroporto proprio all'orario delle esplosioni, dunque sto bene, grazie a tutti quelli che mi stanno contattando per chiedermelo. Il terrorismo può colpire chiunque, dobbiamo batterlo senza rinunciare a noi stessi. Un pensiero per le famiglie di chi ha perso la vita oggi e tanta rabbia." 

Presso la Commissione europea, da ieri sera, si trova anche Renata Briano. Asserragliata in Commissione europea, non si può uscire fino a cessata emergenza. Le comunicazioni con l'esterno sono difficili a causa delle linee intasate e dove non si hanno perciò notizie sull'eventuale coinvolgimento di funzionari o collaboratori. "Abbiamo votato e lavorato - ha spiegato la parlamentare europea Renata Briano, vice della commissione - ma adesso sono nel mio ufficio. Hanno aumentato il livello di allerta dentro il parlamento ad arancione e ci chiedono di non uscire dagli edifici. Fuori si sentono le sirene delle ambulanze".

Il ministro dell'interno Angelino Alfano ha convocato al Viminale il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica per valutare "ulteriori misure di contrasto e prevenzione alla minaccia terroristica". Alfano, in stretto contatto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, ha espresso il cordoglio per l'attentato: "il mio pensiero va ai familiari delle vittime e alle persone coinvolte in questo efferato attacco terroristico che ha colpito il cuore dell'Europa".

AEROPORTI ITALIANI -
Il Viminale ha innalzato le misure di sicurezza negli aeroporti italiani. Secondo quanto si apprende, il Dipartimento di Pubblica sicurezza ha disposto un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di controllo, già elevati, con particolare riferimento ai principali scali italiani. Disposto inoltre un coordinamento immediato con tutte le forze di sicurezza presenti negli aeroporti e uno scambio informativo con le direzioni aeroportuali e con le società che gestiscono gli scali.

CONTROLLI A VENTIMIGLIA - Rinforzati i controlli al confine con l'Italia, sia a Ponte San Luigi che al passo di Ponte San Ludovico. La frontiera da parte francese resta chiusa e presidiata dalla Polizia di frontiera (Paf), polizia nationale e gendarmeria, mentre da parte italiana ormai da due mesi la polizia di frontiera è supportata dall'Esercito.

ALLERTA IN LIGURIA -
 "Il livello di allertamento in Liguria non è diverso da quello delle altre regioni, confermiamo l'impegno costante delle forze di polizia e il coordinamento con la procura della repubblica per il controllo del territorio". Lo ha detto il prefetto di Genova Fiamma Spena nel corso di un incontro con alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionali

L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio
per le vittime ed i feriti degli attentati di stamani a Bruxelles. "Esprimiamo la vicinanza e la solidarietà della Camera dei deputati al popolo belga ed alle famiglie delle vittime e dei feriti per quello che sembra essere l'ennesimo vile e barbaro attentato. Davanti a questo nuovo attacco serve la massima fermezza per la difesa delle libertà fondamentali e dei valori si cui l'Europa e l'Italia sono portatori", ha detto la vicepresidente Marina Sereni.

I GENOVESI IN BELGIO

"La città è militarizzata da tempo, ma il clima è sempre stato tranquillo". Paolo Nouvion è uno dei genovesi che vive e lavora a Bruxelles, e ha raccontato ai microfoni di Primocanale lo scenario dal suo ufficio nella mattina degli attentati. "C'è gente in strada qua davanti. Lavoro a un chilometro dalla metropolitana, non lontano dalla Commissione Europea. Non è mai esistito un clima di terrore o paura. La zona colpita è frequentata soprattutto da europei. Io fortunatamente non ho avuto alcun problema".

Un'altra testimonianza genovese è quella di Francesca Di Rosso, che vive e lavora a Bruxelles come interprete in Commissione Europea da 14 anni. "Portando mia figlia a scuola sentivo ambulanze e pompieri. Ho capito la situazione perchè mi sono arrivati tanti messaggi. Non sappiamo se domani le scuole saranno aperte. Ho chiamato il Consolato italiano, che mi ha consigliato di stare in casa. Non si avvertiva niente nell'aria in questi giorni, anzi, una volta arrestato Salah si percepiva sollievo. Nei mesi dopo Parigi era tutto tornato alla normalità. 

Stanno bene anche le due lavoratrici che rappresentano la Regione Liguria a Bruxelles. Una è bloccata nella sede di rue Alsace Lorraine, non distante dalla Commissione Europea. L'altra, invece, era fuori città al momento delle esplosioni. Lo riferisce la Regione Liguria. 

IL CORDOGLIO DELLA POLITICA

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria -
 "Lacrime e rabbia per i caduti con una certezza: democrazia e libertà non si piegano con le bombe. Oggi siamo tutti cittadini di #Bruxelles". Lo scrive su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il Movimento Cinque Stelle - Orrore e sgomento per i gravissimi attentati terroristici di queste ore a Bruxelles. In questo momento non ci sono né la voglia né le condizioni per affrontare i temi della politica regionale ma solo la voglia di esprimere una condanna forte e decisa al terrorismo di qualunque matrice. Per queste ragioni abbiamo proposto il rinvio dei lavori.

Il Partito Democratico
- Le notizie drammatiche che arrivano da Bruxelles ci colpiscono e ci lasciano sgomenti. Ma d’accordo con le altre forze politiche abbiamo deciso di lanciare un segnale forte: il Consiglio regionale non si ferma davanti al terrorismo. Le istituzioni non posso farsi dettare l’agenda da chi vuole spaventarci e intende attaccarci con violenza.