cronaca

Il segretario della Fiom ha ribadito il vincolo occupazionale sulle aree
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"L'autorità portuale di Genova sarà attenta alle questioni sociali e anche se non risultano al momento atti che comportino per autorità portuale una clausola sociale è pronta a sedersi a un tavolo". Così l'Autorità portuale genovese replica a Bruno Manganaro, segretario locale della Fiom, che aveva ricordato l'esistenza del vincolo occupazionale sulle aree di Piaggio Aero, attualmente in vendita.

Nella lettera a Mise, istituzioni locali e alla stessa autorità portuale, Manganaro aveva sottolineato che l'accordo di programma su Piaggio Aero prevedeva un impegno dell'azienda nel favorire negli "spazi liberati l'insediamento di produzioni provenienti da investitori esterni" che favorissero "prioritariamente i lavoratori Piaggio non ancora ricollocati". Dopo la restituzione, il vincolo occupazionale, secondo la Fiom, diventerebbe di responsabilità dell'autorità portuale, che però non ha firmato l'accordo di programma né la connessa clausola sociale.

"Ciò che per noi è importante - fanno sapere dall'autorità portuale - è che quelle aree non restino vuote nemmeno un giorno". Per questo, in attesa che venga definita attraverso una gara la concessione delle aree, il Porto di Genova ha pubblicato la richiesta di utilizzo temporaneo delle aree da parte di Phase, azienda genovese ad alta tecnologia specializzata in robotica con sede in Valbisagno che ha richiesto parte delle aree per un periodo di sei mesi rinnovabile.

Se entro venti giorni non arriverà un'offerta più vantaggiosa, la Phase potrà installarsi temporaneamente nelle aree Piaggio e nel frattempo anche partecipare al bando di manifestazione di interesse che scade il 23 aprile.