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Si tratta del 5,7% del totale, sono oltre 4 milioni di persone
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Nel 2014, "1 milione 470 mila famiglie residenti in Italia (il 5,7% del totale) sono stimate attraverso l'indagine in condizione di povertà assoluta, si tratta di 4 milioni e 102 mila individui (il 6,8% dell'intera popolazione)". Questi i dati presentati dall'Istat in audizione alla Camera davanti alle commissioni Lavoro e Affari Sociali per il ddl povertà. Il fenomeno appare più diffuso tra le famiglie residenti nel Mezzogiorno, dove si stimano in condizione di povertà circa 704 mila famiglie (l'8,6% del totale), pari a 1,9 milioni di individui poveri (il 45,5% del totale dei poveri assoluti).

Livelli elevati di povertà assoluta sono stati osservati dall'Istat "anche per le famiglie con cinque o più componenti (16,4%), soprattutto se coppie con tre o più figli (16%), e per le famiglie con membri aggregati (11,5%); l'incidenza sale al 18,6% se in famiglia ci sono almeno tre figli minori e scende nelle famiglie di e con anziani (4% tra le famiglie con almeno due anziani).

L'84% degli individui che usufruiscono delle principali prestazioni assistenziali previste dal sistema di welfare italiano è costituito da persone anziane (il 39% vive solo e il 23% in coppia). Questi i dati esposti da Cristina Freguja dell'Istat in commissione Lavoro e Affari Sociali della Camera per un'audizione sul ddl povertà. Le misure previste dal sistema socio-assistenziale italiano "sono solo in parte finalizzate al contrasto della povertà e non si rivolgono esclusivamente a individui in condizioni di difficoltà economica".

Oltre metà delle persone senza dimora vive nel Nord (circa il 56%). "Si stimano in 50.724 le persone senza dimora che, nei mesi di novembre e dicembre 2014, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna nei 158 comuni italiani in cui è stata condotta l'indagine". Questi i dati presentati dall'Istat. L'ammontare citato "corrisponde al 2,43 per mille della popolazione regolarmente iscritta presso i comuni considerati dall'indagine, valore in aumento rispetto a tre anni prima, quando era il 2,31 per mille (47 mila 648 persone)".