cronaca

"Mia sorella è rimasta a scuola per interrogazione"
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"Purtroppo mi sono perso la notizia perchè quando è arrivata la telefonata di mio padre ero appena uscito per alcune commissioni. L'ho saputo dalle persone del paese che avevano avuto la notizia dalle tv. Mi hanno detto corri a casa perchè hanno liberato papà". Sono queste le parole di Gino Pollicardo junior ai cronisti, che coninua dicendo che è una "gioia immensa rattristata dalla notizia dell'uccisione degli altri due colleghi. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini, dalla Farnesina ai nostri compaesani, anche al parroco che stamattina ha fatto suonare le campane in segno di festa", ha aggiunto.


Gino junior ha inoltre spiegato che la sorella, liceale diciottenne, ha avuto la notizia della liberazione del padre mentre era a scuola, dove è rimasta perche "aveva un'interrogazione importante d'italiano".

Il padre di Gino Pollicardo, Antonio, detto Pino, ha saputo della liberazione del figlio durante una cura a cui si stava sottoponendo in ospedale. Sono stati i sanitari a comunicargliela. L'uomo, molto anziano, si è commosso. "Avevamo provato a tenerlo all'oscuro del rapimento all'inizio di questa vicenda - dice Gino junior - ma poi abbiamo dovuto dirglielo perché il paese è troppo piccolo e lo avrebbe saputo. Il nonno è una grande chioccia, un punto di riferimento".