"L'accordo con la Francia vantaggioso per la Liguria? Sono allibito". Così l'assessore ligure ad agricoltura e pesca, Stefano Mai, commenta le parole del ministro degli esteri Giantiloni, secondo cui i pescatori liguri avrebbero solo da guadagnare dalla cessione di acque marittime ai vicini francesi."Come Regione, facendoci anche interpreti dell'opinione dei pescatori sanremesi, siamo profondamente in disaccordo con quanto detto dal ministro e ribadiamo l'assoluta necessità di un incontro affinché vengano analizzati gli scenari di un'eventuale ratifica dell'accordo aprirebbe".
Il ministro, in un question time alla Camera, ha detto che l'accordo di Caen, firmato nel marzo 2015 ma non ancora ratificato, non prevede la cessione di "tratti di mare pescosi". Ma la Regione controbatte: "Gentiloni ha calato la maschera parlando anche di sfruttamento di giacimenti sui fondali: parole che confermano i nostri timori, ovvero che il nostro mare e la nostra pesca rischiano di essere regalate in cambio di nulla, anzi dando il permesso ai francesi di trivellare il nostro mare", afferma Mai.
"Ribadiamo la nostra totale contrarietà alla ratifica dell'accordo di Caen e chiediamo un urgente confronto col ministro: a rischio c'è il 30% dell'attività della flotta di pescherecci liguri, un fatturato di almeno 20 milioni all'anno e ricadute sul comparto e sull'indotto della ristorazione e del turismo", conclude Mai.
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