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L'impianto trasforma i rifiuti organici in compost ed energia elettrica
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Un investimento da 13 milioni per il primo biodigestore della Liguria che ha la potenzialità di gestire 30 mila tonnellate di rifiuti umidi e 15 mila di verde all'anno. Lo ha realizzato 'Ferrania Ecologia' controllata per il 50% dalla società FG Riciclaggi di Claudio Busca, per il 25% da Finemme (società del gruppo Messina, proprietario delle aree di Ferrania) e per il 25% da Duferco Energia.

L'impianto trasforma i rifiuti organici, provenienti da raccolta differenziata, in compost ed energia elettrica. Accoglierà 8-9 camion di rifiuti al giorno. "Questo impianto - ha detto il governatore Giovanni Toti durante l'inaugurazione - rappresenta un passo importante perché evidenzia il fatto che pubblico e privato possono marciare insieme verso un corretto metodo di smaltimento dei rifiuti".

Dopo il varo della legge sulla raccolta differenziata, prosegue il governatore, "creeremo una filiera di smaltimento che sia sana, corretta, ambientalmente compatibile e moderna. La differenziata deve molto crescere: ci sono situazioni come quelle di Genova che sono molto gravi e ce ne sono altre in via di miglioramento. Stupisce che le giunte di sinistra abbiano ritenuto il problema talmente irrilevante da non fare assolutamente nulla. Questa regione ha vissuto con discariche con problemi come quella di Scarpino e oggi ci si preoccupa di impianti del genere che non procurano alcun inquinamento? La preoccupazione è restare come si è, non costruire impianti nuovi come questo".

E Stefano Messina, presidente del Gruppo Messina aggiunge: "Questo è per noi un giorno molto significativo. Si tratta di un passo decisivo nel percorso di re-industrializzazione del sito di Ferrania. Negli ultimi dieci anni abbiamo investito ingenti risorse su questo territorio, in particolare nel settore delle energie rinnovabili, nonostante le difficili condizioni di mercato, soprattutto fotovoltaico. Ferrania Ecologia è la dimostrazione che in Liguria, a dispetto della crisi, è ancora possibile fare impresa". Per Antonio Gozzi, presidente di Duferco Energia, "questa è un'opera importante per la regione".