Fiaccolata nel quartiere genovese di Certosa per ricordare Giuseppe Buttaro ucciso domenica da un'auto guidata da un sudamericano ubriaco e drogato e per protestare contro l'insicurezza della zona. In 300 hanno dato vita a un corteo: quando sono arrivati in via Canepari, dove il pensionato, è stato investito e ucciso mentre era sul marciapiede, si sono fermati in omaggio all'ex finanziere.
"Il messaggio di questa sera è che Certosa non è un quartiere degradato - spiega Emilio Rizzo del comitato 'Quelli che tengono a Certosa - abbiamo problemi comuni a altri quartieri. Non siamo razzisti. Vogliamo più sicurezza e più controlli".
Ad aprire la fiaccolata i figli del pensionato ucciso, Sara e Matteo. "Fa piacere tutto questo calore - ha detto Sara - ma non siamo qui solo per nostro padre, ma anche per le altre persone che qui sono morte in incidenti stradali".
In strada residenti, commercianti, politici, tra questi anche il governatore Giovanni Toti. Con lui anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Pippo Rossetti, i consiglieri comunali Cristina Lodi e Stefano Anzalone. "In un momento difficile, le istituzioni devono far sentire la loro vicinanza - ha detto Toti -. Essere qui non vuol dire risolvere i problemi ma è un segnale".
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