cronaca

La sforbiciata comporterà il 20% in meno di stipendio per le addette
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Con il cambio di appalto per le pulizie, Oto Melara taglia le ore e ci rimettono gli stipendi delle lavoratrici. Lo denunciano Luca Comiti, Filcams CGIL, Francesco Canepa, Uiltrasporti, Giampiero Orlanducci, Fisascat Cisl. A fronte di un monte ore complessivo di 2500 mensili con la ditta precedente, Oto Melara con il nuovo appalto vuole operare un taglio di circa 500 ore mensili: ciò comporta una riduzione di circa il 20% sui contratti individuali dei 21 lavoratrici.

I tagli si riverseranno su Balipedio, dove si eseguono prove di sparo, sulle officine, e sulle pulizie bagni e vetri della mensa; queste ultime così diventano a carico alle lavoratrici delle mense, con aggravio di lavoro a parità di ore.

“Un taglio che incide pesantemente sul reddito delle lavoratrici e sulle condizioni di lavoro degli stessi lavoratori Oto Melara- sostengono i sindacalisti- evidenziamo però la disponibilità della IPS di Torino, la ditta che è subentrata, a ragionare con noi, ad assumere le lavoratrici con lo stesso numero di ore del precedente appalto e senza clausola art4 del Jobs Act, quindi senza applicare il contratto a tutele crescenti. Un atteggiamento positivo e costruttivo, che fa risaltare ancora di più le responsabilità del committente finale, Oto Melara.”

Concludono i segretari: “E’ inaccettabile un taglio così pesante di ore da parte del committente, anche perché sono richieste le stesse prestazioni lavorative; martedì faremo assemblea con le lavoratrici e già oggi dichiariamo lo stato di agitazione sino a quando otterremo il ripristino totale delle ore come nel precedente appalto.”