
Sono stati sequestrati diciannove reti per l'uccellagione, quattro fucili, di cui tre carichi e pronti all'uso ed uno modificato con silenziatore, mirino laser e torcia, otto chili di polvere da sparo, oltre 500 cartucce calibro 22 e 12, timer per il rilevamento della selvaggina, una decina di lacci d'acciaio e una gabbia per la cattura di ungulati.
Il proprietario del magazzino e della campagna dove è stata rinvenuta l'attrezzatura e' stato denunciato all'autorità giudiziaria per esercizio di caccia senza porto d'armi, alterazione di arma, omessa denuncia della detenzione di munizioni e,polvere di sparo, e,incauta custodia di armi. E' stata altresì comminata una sanzione amministrativa di 700 euro per foraggiamento illegale al fine di catturare e uccidere animali.
"L'operazione, curiosamente, è nata nei mesi scorsi da un incidente occorso a una coppia aggredita da un cinghiale ferito", sottolinea il comandante della polizia provinciale Giuseppe Carrega. "La cosa ci ha insospettito, ed i controlli successivi hanno accertato un'attività di bracconaggio nella zona".
IL COMMENTO
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