“Una provocazione”: così Alice Salvatore, capogruppo M5s in Regione, ha definito la presentazione del "Piano Ambiente" in Consiglio, proprio nei giorni in cui si gioca l’approvazione finale del Piano Casa. Intervistata dal direttore di Primocanale, Giuseppe Sciortino, la numero uno dei consiglieri pentastellati spiega la sua strategia anti giunta Toti.“Abbiamo cercato di emendare il Piano Casa, ma gli emendamenti sono stati tutti bruciati”, premette. Una legge, quella disegnata dalla squadra dell'assessore Scajola, che dovrebbe rilanciare l’edilizia ligure, ma che non è mai piaciuta alle opposizioni, convinte che si tratti dell’ennesimo regalo alla cementificazione. “È proprio questo il punto in comune tra la giunta Toti e la passata giunta Burlando”.
Ecco, allora, che nasce il "Piano Ambiente", una specie di antidoto al Piano Casa tanto nel nome quanto nei contenuti. Le due menti ispiratrici sono Giovanni Spalla, architetto, e Marco Grondacci, giurista esperto di temi ambientali. Si compone di due distinte proposte di legge, una di carattere tecnico e l'altra per regolare il dibattito pubblico. “Perché noi vogliamo che i cittadini siano consultati", spiega la Salvatore.
Proposte che spostano l'oggetto di partenza: “È sbagliato focalizzarsi sulla casa, semmai bisogna partire dal territorio e dalla sua tutela”, prosegue la capogruppo. Nel Piano Ambiente si parla di “rinaturalizzazione” e “permeabilizzazione”, una sorta di inversione di marcia rispetto ai processi messi in moto dal dissesto idrogeologico.
Il Piano Casa, invece, “prevede anche benefici per i condoni edilizi e una disseminazione sul territorio di edifici con relativo ampliamento delle volumetrie: per una casa che vale 10, si potrà costruirne altre 10 unità separate. Una totale assurdità in uno dei territori più cementificati d’Italia, secondo i dati Ispra, e il cui risultato rischia di essere nuovo dissesto idrogeologico e nuove alluvioni”.
Ma la legge sull'edilizia della giunta Toti nasce anche come risposta alla crisi del settore, e quindi alla disoccupazione: “Nell’edilizia popolare pubblica ci sono ben 1.250 edifici non assegnati, in quanto inagibili. Se vogliamo creare occupazione, andiamo a riqualificare e a bonificare questi edifici”, osserva Alice Salvatore, ricordando poi che “è necessario stanziare le risorse pubbliche per non lasciare ttutto in mano ai privati come aveva fatto la giunta Burlando”.
Durante la prossima discussione in Consiglio il M5s presenterà nuovi emendamenti al Piano Casa. Ostruzionismo? “No, semmai 'costruzionismo'. Vogliamo portare il tema all'attenzione dei media e dei cittadini, che sono i primi a pagare le conseguenze della cementificazione selvaggia”.
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