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Interdizione all'Istituto Ruffini per i controlli necessari dopo una lettera anonima
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All'Istituto Ruffini di Imperia è stato inibito l'utilizzo della palestra alle società sportive. A prendere la decisione è stato il preside Giovanni Poggio. Adesso tre società sportive non sanno più dove svolgere le proprie attività e sono già state costrette ad annullare alcune partite programmate contro squadre provenienti dal resto della Liguria.

"Questa interdizione è dovuta a una lettera anonima che hanno ricevuto il preside, la Provincia e i vigili del fuoco. Non potevano che fare i controlli a quel punto", dichiara a Primocanale Aldo De Martin, vice presidente della Maurina Volley. "Noi, che svolgiamo quasi tutta la nostra attività in questa palestra, siamo penalizzati. In definitiva, 130 ragazze hanno smesso di allenarsi. Avremmo dovuto giocare contro una squadra spezzina, li abbiamo avvisati scusandoci perché avevano già organizzato la trasferta. Mi fa male che tutto questo arrivi da una lettera anonima arrivata dal mondo della pallavolo" conclude De Martin.

"Domenica avremmo dovuto giocare contro una squadra genovese", spiega Pino De Bonis, presidente Volley Primavera.
"Abbiamo avvisato in fretta la Federazione. Hanno capito l'emergenza e la partita è stata rinviata a data da destinarsi. C'è un fortissimo rammarico perché ci siamo trovati a iniziare questa stagione con 18mila difficoltà. Se questa lettera è arrivata davvero da qualcuno del mondo della pallavolo, deve farsi un esame di coscienza per i disagi che ha causato".

Una soluzione in realtà ci sarebbe. A Imperia è infatti presente un nuovissimo palazzetto dello sport, che però non riesce ad essere utilizzato dalle società. "C'è un costo troppo elevato", sottolinea Stefano Pugi, presidente della San Camillo. "Se ne discute ormai da anni. Società come la nostra non possono permetterselo. O c'è una scelta amministrativa per aprirlo di fatto a tutti abbassando i costi o viceversa diventa impossibile utilizzarlo".