porti e logistica

Nave Maestrale va in pensione: eventi e appelli al Governo
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"In dieci anni riduciamo fortemente le unità delle flotta navale italiana. Passeremo dalle 60 unità di qualche anno fa a quasi la metà, la legge navale sarà una boccata d'ossigeno. Ma non basta. Così rischiamo di non poter garantire le capacità operative che ci hanno consentito di servire il paese negli ultimi anni".

Giuseppe Rizzi, comandante di Nave Maestrale, la fregata che si appresta ad andare in pensione con l'ultimo ammainabandiera del prossimo 15 dicembre in Arsenale alla Spezia, lancia l'allarme:

"Molti ci chiedono perchè una nave così bella deve andare in pensione. In effetti questa nave ha compiuto l'ultimo giro d'Italia in modo esemplare da un punto di vista tecnico - aggiunge Rizzi - il problema è quello delle risorse finanziarie del comparto difesa, non è possibile mantenere in vita una unità di 33 anni. Questa uscita di scena aiuta a riflettere".

Roberto Camerini, Comandante in Capo di Marina Nord aggiunge: "Attualmente c'è una prima tranche di legge navale che è stata finanziata dal governo e vedrà il varo di 10 pattugliatori. Riteniamo che non sia sufficiente. Occorrerebbe una seconda tranche per garantire un maggiore equilibrio della nostra flotta".

Il ruolo della Spezia e del suo arsenale sembra comunque destinato ad avere un ruolo di primo piano: "La Spezia per noi è elemento fondamentale - aggiunge il Comandante di Marina Nord - Ci siamo dal 1861. E' una base strategica perchè tutta l'industria importante e tutta la tecnologia importante è qui, in questa zona, dalla Fincantieri, a Oto Melara, fino a tutte le industrie collegate che sono essenziali".

Camerini spiega anche che sarà possibile incrementare la sinergia tra arsenale e aziende private: "Importante che si possa sviluppare il piano Brin, per la razionalizzazione e l'efficientamento degli arsenali".