cronaca

Per gli investigatori nessuna prova ci fosse qualcuno con lei
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Il pubblico ministero Emilio Gatti ha chiesto l'archiviazione per la morte di Denise Casu, la massaggiatrice di 40 anni il cui cadavere era stato trovato nella sua casa in via Val Trebbia a Genova, il primo di febbraio.

Il sospetto dei carabinieri, che indagavano sulla vicenda, era che la donna non fosse sola al momento della morte e che la persona con cui era si fosse allontanata senza chiamare i soccorsi. Nel corso dell'inchiesta però questa ipotesi non ha trovato alcun riscontro per cui il pm ha deciso di archiviare. La donna, che era gravemente malata e viveva in una situazione di precarietà economica, era morta per un arresto cardiocircolatorio dovuto a uno scompenso dovuto al diabete. La donna era morta da tre giorni quando era stato lanciato l'allarme da un gruppo di amici di un circolo di Sant'Eusebio che non l'aveva più vista.