Protesta davanti all'ingresso dell'Università in via Balbi da parte dei lavoratori delle ditte in appalto che si occupano delle pulizie e del portierato e che corrono il rischio di perdere il posto di lavoro. "Con un mese di anticipo rispetto alla scadenza l'azienda appaltante ha ceduto le lavorazioni ad un'altra azienda che vorrebbe assumere i dipendenti a condizioni medievali - ha detto Venanzio Maurici, Filcams Cgil - imponendogli fra l'altro come requisito di diventare soci delle cooperative subappaltanti". I lavoratori coinvolti sono oltre 100 e da decenni lavorano all'università: "Oggi alle 15 ci sarà un incontro che ci auguriamo sia risolutivo - ha detto Maurici - perché oggi è l'ultimo giorno utile per le assunzioni". Una delegazione di lavoratori stamani hanno incontrato il rettore Paolo Comanducci che si è impegnato a trovare una soluzione.
La vicenda che coinvolge i lavoratori degli appalti dell'Università fotografa una situazione più ampia, la stessa che qualche giorno fa ha portato i sindacati a manifestare sotto la sede del Comune di Genova contro gli appalti al massimo ribasso: "Sulla questione degli appalti in generale - ha concluso Maurici - chiediamo un intervento urgente della Regione e delle stazioni appaltanti pubbliche a cominciare dal Comune di Genova per arginare un fenomeno non più accettabile".
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