
Secondo gli inquirenti la morte dell'uomo, Diego Maggio, avvenuta nel 2009 a Nettuno, in provincia di Roma, potrebbe essere collegata all'esposizione alle fibre di amianto nei cantieri dell'arsenale spezzino.
L'uomo, morto per un adenocarcinoma polmonare, aveva collaborato in una ditta che aveva seguito diversi lavori in appalto all'interno dell'Arsenale. La Procura ha ordinato alla Asl la raccolta di documenti su lavori compiuti sulle navi e sugli appalti. L'indagine si è aperto a seguito delle denunce della vedova. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo ed è a carico di ignoti.
IL COMMENTO
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