porti e logistica

I muscolai spezzini attendono la nuova convocazione dell'autorità portuale
58 secondi di lettura
"Per fare un prodotto di qualità serve mare aperto e ci servono spazi. La mitilicoltura sta cambiando, servono navi più grosse, con spazi in mare, ma anche sulla costa per esigenze di lavoro. Abbiamo fatto sempre il nostro senza impattare con attività che sono venute dopo nel Golfo. Qui ci siamo e ci vogliamo restare, ma vorremmo anche crescere un po', chiediamo solo questo".

Paolo Varrella, mitilicoltore spezzino, chiede alle istituzioni di lavorare per garantire una attività che è un fiore all'occhiello del territorio, quella della produzione dei muscoli della Spezia.

Dopo le tensioni con l'Autorità Portuale dei mesi scorsi per la moria di muscoli che, secondo i muscolai sarebbe stata collegata alle operazioni di dragaggio effettuate nel Golfo, si è tentata una ricomposizione, ma Varrella parla di trattativa arenata: "Ci sono dei tavoli aperti, ma sono stati posticipati, in questo momento non abbiamo novità - dice aggiungendo che "Ormai non ci sono più dubbi sul fatto che sia uscito del fango durante il dragaggio. Da qui sono scaturite conseguenze con inchieste in corso. La magistratura farà piena luce su quanto accaduto".