L'intervista rilasciata pochi giorni fa a Primocanale dall'assessore alla Protezione civile del Comune di Imperia, Simone Vassallo, non è piaciuta molto agli ambientalisti. In particolar modo, a Giuseppe Franciosi, ecologista e presidente del gruppo Martiri Val Prino, che affida a una lettera il suo rammarico per quanto dichiarato dall'assessore sui lavori di pulizia dei fiumi che avrebbero, a suo dire, messo in sicurezza Imperia. "Sono rimasto molto colpito dall'intervista dell'assessore Vassallo", scrive Franciosi. "Chiedo come può dire, che con un semplice sfalcio dell'erba siano in sicurezza i torrenti, quando il letto degli stessi è più alto di un metro e in alcuni punti supera il metro e cinquanta. Gli chiedo se sa dove sia esondato sempre il torrente Prino, quali pericoli corrono gli abitanti della zona".
L'ecologista critica le operazioni di pulizia dei letti dei fiumi per come sono state effettuate. "L'erba serve a frenare le piene come le canne che servono a proteggere gli argini dall'erosione; bene pulire il letto e togliere alberi, male lasciare tutti gli scarti dell'inciviltà di molti nei torrenti, con nailon, copertoni, bottiglie, altro che verranno portati dalla prima piena in mare, avvelenando sempre più le nostre acque e facendo morire pesci e incavolare i pescatori i quali se li ritroveranno nelle reti, spazzatura di ogni tipo", scrive Franciosi.
"La pulizia fatta in questo modo - prosegue - ha creato dei seri problemi, vedi scavi fatti dalle acque nelle fondazioni dei muri creando problemi di stabilità, anche su strutture di estrema importanza, la quale è documentabile. Mi auguro un serio sopra luogo di persone competenti", conclude il presidente del gruppo Martiri Val Prino.
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