cronaca

Dopo l'accordo con Alstom
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Un’area con sbocco a mare di almeno 13mila metri quadrati: è quanto serve ad Ansaldo Energia dopo l’accordo siglato con Alstom per la costruzione delle nuove turbine. L’azienda genovese ha acquisito da Alstom i diritti di costruzione degli impianti a ciclo combinato, grandi circa il doppio rispetto a quelli oggi in produzione a Campi. Un’opportunità di sviluppo che porterà occupazione, ma che per concretizzarsi necessita di uno sbocco a mare per la spedizione delle turbine, pesanti oltre 450 tonnellate.

L’azienda è pronta a investire in un nuovo stabilimento, che per essere competitivo dovrà però essere collegato al porto. Sul tema sono intervenuti anche i sindacati metalmeccanici, che chiedono a Comune e Regione di attivarsi per individuare la nuova area. La sede ideale potrebbe essere quella delle ex aree Ilva ora inutilizzate, ma non si escludono altre soluzioni, come quella delle aree che verranno liberate da Piaggio Aerospace.

Lo stesso amministratore delegato di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, alcune settimane fa aveva lanciato un messaggio alla Regione auspicando scelte rapide sul futuro delle ex aree Ilva di Cornigliano. In passato anche Asg Superconductors aveva fatto richiesta di uno sbocco a mare per la spedizione dei magneti superconduttori, ma la mancanza di una risposta aveva costretto l’azienda di Malacalza a spostare la produzione alla Spezia.  La tempestività della risposta ad Ansaldo da parte delle istituzioni sarà fondamentale perché non si ripeta quello scenario.