cronaca

Operazione delle Fiamme Gialle, indagati 195 su 271 'comunali'
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Invece di andare a lavorare si faceva timbrare il cartellino da un collega compiacente e se ne andava in canoa, vantando la propria performance sui social e mettendosi pure qualche oretta di straordinario. E' uno degli esempi accertati dalla Guardia di finanza di Sanremo che hanno lavorato all'operazione Stachanov, portando alla luce un sistema di assenteismo diffuso nel Comune di Sanremo per il quale sono state arrestate 35 persone. Secondo quanto accertato dalla Finanza, alcuni dipendenti si segnavano anche dieci ore di straordinario non effettuato anche durante i cosiddetti 'superfestivi' come Pasqua.

I NUMERI DELL'OPERAZIONE - In totale sono 195 le persone indagate dalla procura di Imperia nell'indagine per assenteismo nel Comune di Sanremo. Di queste 35 sono agli arresti domiciliari, otto hanno l'obbligo di firma e 75 hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagini. Dieci sono i funzionari. Tra gli indagati anche un vigile urbano. Per loro le accuse sono, a vario titolo, truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.

I REATI CONTESTATI - L'indagine della Guardia di finanza riguarda le timbrature dei cartellini di dipendenti e funzionari del Comune di Sanremo. Con i 35 arresti - tutti ai domiciliari - e i deferimenti all'autorità giudiziaria si chiude un'indagine che va avanti da anni. Tra i reati, contestati a diverso titolo, falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e peculato.

MAXI DISPIEGAMENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE - Per il blitz a Palazzo Bellevue, sede del Comune di Sanremo, la Guardia di Finanza ha impegnato 150 uomini coordinati dal sostituto procuratore Maria Paola Marrali. Il municipio è ancora chiuso al pubblico e i finanzieri sono impegnati nei vari uffici comunali per acquisire la documentazione necessaria. Alcuni dirigenti comunali sono stati portati nella caserma della Guardia di Finanza per accertamenti.

ELENCO DEGLI ARRESTATI - Terraciano Giuseppe, Adami mario, Angeloni Luigi, Astolfi Francesco, Bergonzo Antonietta, Bolla Maurizio, Carota Antonio, Castagna Claudio, Cavalca Fiorella, Checchi Marco, Crobeddu Giancarlo, De Amicis Roberta, Di Fazio Maurizio, Fazio Rosella, Franza Mimmo, Garibbo Tatiana, Gianforte Mauro, Grasso Riccardo, Lanzoni Patrizia, Longhitano Agatino, Marangoni Miriam, Marchi Loretta, Medici Antonella, Mele Luisa, Morabito Sergio, Moretto Enzo, Muraglia Alberto, Norberti Mirko, Pangallo Roberto, Paternò Vincenzo, Peluffo Roberta, Quadrio Elena, Rao Antonio, Righetto Paolo, Rossi Antonella, Seggi Alessandra, Servetti Giuliano, Siccardi Roberto, Spadi Bruno, Spizzo Daniela, Tedeschi Roberto, Torre Rita, Vellani Alessandro.

LA CONFERENZA STAMPA - "La Gdf ha accertato un sistema scellerato. E' mai possibile che all'interno di un ufficio non ci si avveda di una situazione così grave?", ha detto durante la conferenza stampa il sostituto procuratore di Imperia Maria Paola Marrali che ha coordinato la Guardia di finanza nell'operazione denominata 'Stachanov'.

"Dieci di queste persone sono funzionari. La Guardia di Finanza ha fatto un lavoro difficile. Molti dei militari impegnati lavoravano di notte. Ci sono situazioni irreali guardando i filmati. Il custode del palazzo che si fa timbrare il cartellino dalla moglie per esempio. Un altro filmato mostra un vigile urbano che timbra e se ne va, e poi si fa timbrare il cartellino da moglie e figlia minorenne. Dato il numero e lo spessore dell’intervento speriamo che passi forte e chiaro il principio di legalità nelle istituzioni.

Il numero di indagati, 195 su 271, la dice lunga. Erano comportamenti durati nel tempo. Dieci mesi di registrazione verificati: lavoro enorme da parte della Finanza. Oltre a questo controllo andavano anche a controllare sul campo. Sono servizi di osservazione controllo e pedinamento straordinari. L’ufficio anagrafe è stato di fatto raso al suolo. Abbiamo considerato come soglia quella dei 15 minuti di assenza, quei minuti li abbiamo “concessi” a tutti".