La Corte dei Conti ha tirato le orecchie al Comune di Imperia per le spese sostenute tra il 2002 e il 2013, periodo in cui circa 1 milioni di euro destinato a opere pubbliche è stato dirottato al pagamento di un'indennità a 40 funzionari. La Corte ha sottolineato inoltre che l'amministrazione non ha riscosso alcune somme, tra le quali 6 milioni di euro dall'Amat.
“Questo documento è stato reso pubblico, se ne discuterà in Consiglio Comunale ed è giusto che i cittadini siano a conoscenza del fatto che esistono dei problemi”, dichiara il sindaco Carlo Capacci, che non perde occasione per attaccare gli oppositori politici: “E' una situazione che denunciamo dal giorno del mio insediamento, anche se qualcuno sembra esserselo dimenticato. Mi riferisco in particolar modo a una parte dell'opposizione che attacca costantemente l'amministrazione Capacci”.
“Noi da quando siamo qua abbiamo messo in moto tutta una serie di misure volta a ripristinare il bilancio del Comune di Imperia. Tanto è vero che la Corte dei Conti nella sua lettera dice che da quando c'è questa amministrazione sono state adottate delle misure di risanamento”, dice il sindaco, che spiega come la sua amministrazione si è mossa per risolvere il problema dei fondi per investimenti dirottati al pagamento dell'indennità dei funzionari. “Abbiamo ricondotto nella norma questa situazione. Avevamo davanti due scelte: chiedere indietro i soldi a chi li aveva percepiti o attuare un piano di risanamento, che noi abbiamo adottato con una delibera di Giunta in cui sono previsti dei tagli di spesa su alcuni capitoli. C'è un piano di rientro per recuperare questa cifra”, afferma Capacci.
La missiva della Corte dei Conti rappresenta per il sindaco di Imperia un assist per attaccare le precedenti amministrazioni. “Noi non siamo professori né geni. Siamo persone normali che cerchiamo di far funzionare questa amministrazione”, dichiara Capacci. “E' vero che ci sono le buche per le strade e ce rendiamo conto. Purtroppo in passato in questa città sono stati spesi molti soldi in prossimità delle campagne elettorali per fare opere che hanno costi di gestione molto alti - vedi il palazzetto dello sport - perché sono sovradimensionate per la città. Questa città dovrebbe avere 25mila abitanti in più per pagare le strutture che sono state fatte in passato”, conclude il sindaco.
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Fondi per investimenti dirottati ai funzionari, la Corte dei Conti tira le orecchie a Imperia
Capacci: “Per pagare opere del passato servirebbero 25mila abitanti in più”
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