Fuori casa dal 19 gennaio 2014, quando una frana rese inagibile le loro abitazioni. Da allora nulla è cambiato per le 5 famiglie di Capolungo, che restano sfollate. Nel frattempo la loro proposta di pagare di tasca propria la messa in sicurezza degli stabili è stata cassata. “Avevamo proposto di coprire le spese, ma le Ferrovie ci hanno chiesto di pagare anche un consulente che garantisse la sicurezza dei binari sottostanti”. Alla fine la proposta si è arenata, e gli edifici restano inagibili. Nel frattempo un giudice ha decretato che la responsabilità di quanto accaduto è del demanio, ma nessuno si è fatto vivo per risolvere la situazione. A luglio la beffa: “La dottoressa Minervini, che era stata nominata commissario dell’emergenza, ha detto che siccome non c’erano i fondi l’emergenza era finita. Ma noi restiamo fuori casa”.
Non chiedono soldi, sono pronti a pagare per poter tornare a casa. Servirebbe una presa di posizione delle istituzioni, che però da oltre un anno e mezzo restano silenti.
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