"C'è un problema con gli esodati, c'è un problema di pensionamenti e di rapporti intergenerazionali. Abbiamo giovani che sono disoccupati e anziani che devono continuare a lavorare - prosegue il sindacalista -. "Tutto questo avviene all'indomani della presa di posizione del governo, che ha dichiarato che di pensioni se ne parlerà nel 2016. Tutto questo non va bene. Sono preoccupato perché il governo non si confronta con il sindacato. Questa situazione non è più sostenibile. Non si può andare in pensione così tardi".
"Ormai abbiamo visto che questo governo intende non affrontare il tema della flessibilità in uscita nel documento di programmazione finanziaria per il 2016. La riteniamo una scelta ingiusta e sbagliata, sia politicamente che economicamente", aggiunge Claudio Bosio della Cisl. "Questo Paese ha bisogno di inserire nel mondo del lavoro quel 40% di giovani disoccupati e inoccupati e di una politica industriale che porti al centro il tema del lavoro. Siamo d'accordo che vengano abolite l'Imu e la Tasi, ma dobbiamo tenere di chi a una casa di 50 metri e di chi ha un appartamento di 100 metri in piazza Navona", conclude.
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