Alla fine Ignazio Marino ha ceduto alle pressioni e si è dimesso. Per il sindaco di Roma è stata una giornata sotto assedio, col rischio di una sfiducia da parte del Pd. Già si erano dimessi il vice sindaco Marco Causi e due assessori, quello ai Trasporti Stefano Esposito e l'assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro. Anche quest'ultima era entrata in giunta con Causi, Esposito e Rossi Doria nell'ultimo rimpasto, quello che avrebbe dovuto aprire la "fase due" della giunta Marino.
Dopo un incontro col commissario Pd di Roma, Matteo Orfini, il dimissionario Causi e Alfonso Sabella sono andati in Campidoglio per vedere Marino. I due hanno comunicato al sindaco: "È finita, meglio dimettersi”.
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