cultura

Il 19 settembre scorso gli è stata conferita la cittadinanza onoraria
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"Quando ho pensato ai 'boschi verticali' avevo in mente Badalucco". Lo ha rivelato il noto architetto internazionale Stefano Boeri, che lo scorso 19 settembre ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Badalucco. "Da piccolo avevo letto Il Barone Rampante, ambientato ad Ombrosa, in cui il protagonista viveva sugli alberi. Io ho sempre associato Ombrosa a Badalucco, e con i miei 'boschi verticali' è un po' come vivere sugli alberi", ha dichiarato. 

L'architetto ha raccontato un aneddoto relativo al suo rapporto con Badalucco e con suo padre. "Una notte a Milano, Carlin Petrini, dopo la sesta bottiglia di buon vino, decide di chiamare Franco Roi. Lo abbiamo svegliato alle 2 e mezza di notte e Franco mi ha annunciato di avere un nuovo cugino. Per me è stata una scoperta", ha raccontato Boeri.

"Sono così venuto a Badalucco, ho conosciuto Rossella e Franco, i loro figli e i loro amici, e ho capito che c'era qualcosa di molto di più di un'amicizia. Mi sono sentito a casa, in famiglia. Mi è venuto anche in mente quando venivo da piccolo in questi territori. Mio papà aveva lavorato per un certo periodo all'ospedale di Sanremo. E raccontava a me mio fratello della sua famiglia, di suo padre e di suo fratello, che era stato un membro importante della Resistenza", ha spiegato l'architetto.

"Venendo in questi territori, mio padre ci raccontava della sua storia durante la Resistenza. Ed era molto strano, perché mio padre non parlava mai della guerra. Ne parlava con grande pudore, perché aveva dei ricordi dolorosi. Quando veniva qui si apriva. Sono sempre stato molto colpito da questa storia", ha concluso Boeri.