cronaca

Il Pontefice: "Il mondo non si divide in buoni e cattivi"
1 minuto e 36 secondi di lettura
Nel primo discorso della storia di un Pontefice al Congresso degli Stati Uniti, Papa Francesco lancia un appello contro la pena di morte: “Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te – dice citando la frase del Vangelo –Trattiamo gli altri con la medesima passione e compassione con cui vorremmo essere trattati. Se vogliamo vita, diamo vita; se vogliamo opportunità, provvediamo opportunità”. Il Papa ha chiesto “responsabilità nel proteggere e difendere la vita umana in ogni fase del suo sviluppo e impegno per abolire la pena di morte, come chiesto anche dai vescovi del Paese”.

Francesco è stato accompagnato nell’emiciclo dallo speaker del Congresso, John Andrew Boehner. “Sono anch’io un figlio di questo grande continente – ha detto – da cui tutti noi abbiamo ricevuto tanto e verso il quale condividiamo una comune responsabilità". Quindi ha citato quattro grandi americani: “Una nazione può essere considerata grande quando difende la libertà, come ha fatto il presidente Abraham Lincoln; quando promuove una cultura che consenta alla gente di “sognare” pieni diritti per tutti i propri fratelli e sorelle, come Martin Luther King ha cercato di fare; quando lotta per la giustizia e la causa degli oppressi, come Dorothy Day ha fatto con il suo instancabile lavoro, frutto di una fede che diventa dialogo e semina pace nello stile contemplativo di padre Thomas Merton”.

Poi, in parallelo con il tema della pena di morte, un rimprovero alla politica estera americana: è sbagliato “dividere il mondo in buoni e cattivi – ha continuato – dobbiamo stare attenti ad ogni forma di fondamentalismo, religioso o di altro genere. Imitare l’odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore di prendere il loro posto. Questo è qualcosa che voi, come popolo, rifiutate”.