
Oggi si è conclusa la prima fase del progetto: sono state acquisite oltre 1.600 impronte e fotografati altrettanti volti di passeggeri per essere inseriti nella banca dati europea.
Lo Smart Borders servirà a combattere l'immigrazione irregolare e fornirà elementi precisi sui soggiornanti fuori termine, ovvero su coloro che entrati in territorio europeo in modo regolare hanno prolungato la permanenza oltre il termine stabilito dal permesso di soggiorno.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?