E' iniziato a Genova il processo d'appello 'La svolta', che in primo grado sentenziò la presenza della criminalità' organizzata di stampo 'ndranghetista in provincia di Imperia. I giudici hanno ammesso la costituzione di parte civile della Regione Liguria e dei comuni di Ventimiglia e Bordighera. I detenuti sono collegati in teleconferenza all'aula bunker del tribunale di Genova, che per l'occasione è stato dotato di un altro metal detector per garantire la sicurezza.Il pm distrettuale Giovanni Arena, infatti, era stato minacciato da alcuni imputati alla lettura della sentenza di primo grado e da quel momento vive sotto scorta. A Imperia, i giudici avevano inflitto pesanti condanne, tra cui sedici anni a Giuseppe Marcianò e tredici anni al figlio Vincenzo. Erano stati assolti, invece, l'ex sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, l'ex city manager del Comune Marco Prestileo, e Federico Paraschiva. Scullino e Prestileo sono presenti in aula oggi.
L'indagine era nata da un lunga serie di attentati incendiari che tra il 2011 e il 2012 presero di mira auto, moto, furgoni, negozi e imprese. Gli arresti, 15, erano scattati a dicembre 2012.
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