
Dopo il fango e la devastazione, si pensa a ricostruire. Ancora una volta. “Come ho già detto al sindaco, abbiamo già stanziato alcuni milioni di euro per le urgenze – assicura Toti – ci saranno anche fondi previsti per le somme urgenze per mitigare il rischio idrico nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
La Regione si impegna a finanziare le opere, la palla ora passa ai comuni: “Ci sono lavori da fare rapidamente. Mi auguro che i sindaci si muovano e facciano subito progetti per la pulizia degli alvei e lo sbancamento dei sovralluvionamenti. Tutto quello che si può fare, anche solo con una ruspa, la Regione è pronta a finanziarlo. Grazie a una delibera di giunta possiamo finanziare interventi in novanta comuni già colpiti da provvedimenti di protezione civile negli anni scorsi”.
In seguito verranno gli interventi strutturali. Fondi europei e governativi dovrebbero garantire l’esecuzione delle opere indispensabili alla sicurezza: “Il governo centrale è stato di parola. I soldi di Italia Sicura stanno arrivando e verranno spesi”.
Una notte di danni e paura, ma la macchina della protezione civile ha fatto il possibile: “Ricordo – dice ancora Toti – che stanotte erano al lavoro 500 volontari in tutta la Liguria, la sala della protezione civile è rimasta aperta tutta la notte. L’assessore Giampedrone è stato chiuso lì per un giorno e mezzo”.
Un’allerta che ha funzionato nonostante le accuse di allarmismo: “Ai cittadini ribadisco che le indicazioni della protezione civile vanno prese molto sul serio, non si scherza. Ne va dell’incolumità di persone e beni. La Liguria ha dimostrato di essere una regione bella, ma anche temibile”.
IL COMMENTO
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