porti e logistica

Oggi l'iniziativa a Milano
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Ligurian Ports Alliance: hanno scelto questa sigla per presentarsi a Expo nella seconda giornata della settimana dedicata alla Liguria. I porti di Genova, La Spezia e Savona uniti sotto uno stesso marchio per presentarsi meglio a operatori e investitori italiani e stranieri superando tensioni e sgambetti reciproci, che in passato (anche di recente) non sono mancati.

All'iniziativa erano presenti i presidenti delle tre Autorità portuali, fianco a fianco con gli assessori di Liguria, Piemonte e Lombardia. "L'eccellenza ligure va riconosciuta e promossa, la nostra portualità deve guardare ai mercati europei e del nord Italia, e deve farlo presentandosi come un hub, peraltro al centro di un Mar Mediterraneo sempre più strategico per i traffici", spiega l'assessore ai porti della Liguria, Edoardo Rixi.

"Noi abbiamo investito molto sulle connessioni logistiche sul porto, ora serve il Terzo Valico per allacciarsi al nord", dice Luigi Merlo. Una necessità sottolineata anche dagli operatori, non solo da chi si occupa di merci. Merlo dice di auspicare anche una distinzione tra la portualità del nord e quella del sud, che secondo lui dovrebbero avere ruoli diversi. "Meno burocrazia per le Autorità portuali che investono" è invece l'auspicio del presidente del porto della Spezia, Lorenzo Forcieri, che si sfoga: "Per ammodernare i binari sul piazzale abbiamo dovuto fare più pratiche che se ci avessimo voluto costruire il Duomo di Milano".

In sala anche i numeri uno di due delle principali compagnie crocieristiche: Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, e Leonardo Massa, Country manager Italia di MSC. "Servono migliori collegamenti per consentire ai passeggeri di raggiungere il porto di Savona. Pensiamo anche alle connessioni con gli aeroporti, come il Cristoforo Colombo", dice Palomba.

Un pensiero condiviso da Massa, che sottolinea le potenzialità del settore crocieristico per il turismo. "Ogni anno facciamo transitare centinaia di migliaia di passeggeri sul territorio - spiega - coordinandoci maggiormente con enti e istituzioni si potrebbero indurre a tornare in Liguria. Insomma, una grande potenzialità di sviluppo per tutto il territorio che si sommerebbe alle ripercussioni positive che già porta il settore".

Il clima in sala è quello della pacificazione, anche se non manca qualche stoccata tra operatori e autorità portuali. Ora bisognerà capire se i porti liguri, con la guida della Regione, riusciranno davvero a parlare con una sola voce per pesare ancora di più sul mercato e nei confronti del Governo.