
Il documento, in particolare impegna il presidente a "mettere in atto tutte le iniziative tecnico-giuridiche e politiche, con lo scopo di ottenere una ricollocazione dell’impianto". La risoluzione, inoltre, impegna "a vincolare ogni nuova ipotesi a VIA (Valutazione di impatto ambientale) ordinaria, anche se non prevista". Nel documento si rimarca la rilevante valenza turistica di Savona e la contrarietà unanime al progetto.
Soddisfatto il presidente della Commissione, Andrea Costa (Gruppo misto-Ncd Area Poplare): "Si tratta di un atto molto importante, al quale siamo arrivati lavorando nell’esclusivo interesse dei cittadini, come sempre a mio avviso si deve fare, mettendo da parte le divisioni partitiche". Il presidente ha ringraziato "tutti i membri della commissione che hanno lavorato per arrivare al documento comune".
Soddisfazione è stata espressa anche dal vicepresidente Luigi De Vincenzi (Pd): "Ritengo positivo il fatto che tutti i gruppi abbiano concordato sulla contrarietà all’impianto nel porto e sul fatto e che ogni proposta di siti alternativi sia soggetta alla Via".
L'assessore regionale all'ambiente, Giacomo Giampedrone, si è detto ottimista: "È un segnale di discontinuità importante rispetto all'amministrazione precedente, ora lavoriamo per un sito alternativo"
Sull’argomento il 4 agosto scorso erano state presentate in Consiglio regionale due mozioni, una del Pd e Rete a sinistra e una del Movimento 5Stelle, e l’Assemblea aveva votato il rinvio in IV Commissione dei due documenti per raggiungere un’unica posizione condivisa da tutti i gruppi.
IL COMMENTO
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