cronaca

Pampolini: "Conviene puntare sui tram, ma il Comune non ha progetti"
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Incendi sui bus? "Ne brucia uno ogni due mesi". La statistica la offre direttamente Marco Marsano, sindacalista Orsa. "L'unico sindacato che, insieme a Cub Trasporti, sta sollevando da mesi il problema della sicurezza", dice. Numeri di certo non difficili da credere. L'ultimo episodio solo stamattina, alle prime luci dell'alba, quando un mezzo in servizio sul 356 ha preso fuoco nei pressi del Biscione | [VIDEO]

"Prima o poi qualcuno si farà male - profetizza Marsano - non tutti gli autisti sono bravi come il collega". Il conducente del 356 infuocato è riuscito a portare il veicolo lontano dalle case e ha provato a spegnere l'incendio da solo armato di ascensore. "È ora che qualcuno si prenda le responsabilità e paghi per il collasso del trasporto pubblico. La dirigenza e la politica non fanno nulla. Se il trasporto pubblico va avanti è merito di autisti, operai e controllori che ci mettono tutta la buona volontà possibile".

All'origine dell'emergenza, secondo Marsano, c'è la mancanza di un polo manutentivo. Le riparazioni vengono effettuate quando possibile dagli operai in rimessa - "Sono dei grandi", dice Marsano - mentre per gli interventi più grossi si ricorre ad appalti esterni. "A volte li mandano addirittura in Toscana, una follia".

La riduzione dei costi interni ha avuto un vero effetto boomerang: "Non avendo un polo manutentivo e con un parco mezzi molto vecchio, con un età media di 14 anni (il doppio della media europea) l'azienda spende ogni anno 10 milioni per le manutenzioni".

Almeno si possono risparmiare le strade più difficili alle vetture più anziane? "Non si può fare nessuna scelta - commenta Marsano - perché abbiamo gravi problemi numerici. Giriamo con quello che c'è".

Servono disperatamente nuovi bus. La Regione ne promise duecento nel novembre 2013. Invece, ricorda Marsano, "non abbiamo visto nemmeno un bullone. Tra poco scatta l'orario invernale e aumentano le corse, non so proprio come riusciremo a garantire il servizio in queste condizioni".

SOLUZIONE TRAM - Per Fiorenzo Pampolini di Assoutenti la vera soluzione è il ferro: "È vero che il tram costa più di un autobus, ma ha innumerevoli vantaggi: porta più persone, è pulito, non inquina, consente di riqualificare gli spazi urbani e dura molto di più. A Milano circolano ancora tram del 1928 senza problemi. Genova è l'unica città europea con più di 250 mila abitanti dove non ci sono tram e il 90% del servizio è affidato agli autobus. Una grave anomalia".

[Il video dell'intervista]

"Eppure - continua Pampolini - il Comune non ci sente, non hanno la minima idea del futuro del trasporto pubblico a Genova. Se per assurdo piovessero 200 milioni di fondi, non sapremmo come utilizzarli perché non esiste un progetto. Altrove non funziona così, l'Unione Europea finanzia la mobilità sostenibile e si costruiscono tranvie di 15 kilometri in due o tre anni"

IN VALBISAGNO - Un tema caro anche ad Agostino Gianelli, presidente del municipio Media Valbisagno, che stamattina ha auspicato a Primocanale un'accelerata per l'asse tranviario protetto in Valbisagno. L'intervista