cronaca

Fondi bloccati dal patto di stabilità
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In cassa ci sono 2,5 milioni di euro, che si potrebbero utilizzare per la messa in sicurezza del territorio, ma al momento se ne possono spendere solo 10mila. E’ l’assurdo caso di Busalla, nell’entroterra di Genova. A denunciarlo è il sindaco, Loris Maieron, che denuncia: “E’ una goccia nel mare, con quei soldi potremo tagliare qualche albero e poco più”. Tutto questo mentre si avvicina l’autunno e torna la paura per le piogge, che in questa zona lo scorso anno avevano causato pesanti danni.

“Preoccupa la situazione del Chiappa, che resta da pulire. Speriamo nel finanziamento del 2015 e di poter completare l’intervento.  – racconta il primo cittadino - Sul Migliarese il primo lotto dovrebbe partire entro fine anno, è previsto un intervento per 1,6 milioni. Sullo Scrivia abbiamo avuto 40mila euro dalla Regione per spianare il greto del torrente”.

Interventi importanti, ma che non azzerano il rischio idrogeologico del territorio. “Noi nel 2014 siamo stati cornuti e mazziati: oltre ad averci trattenuto i soldi del fondo di solidarietà, circa 800mila euro, abbiamo un taglio di altri 230 mila euro nel 2015 dal patto di stabilità. Il Comune è praticamente bloccato”, si sfoga il sindaco.

Problemi che vivono tutti i piccoli comuni dell’entroterra, come Ronco Scrivia. “Dopo le alluvioni dell’anno scorso abbiamo portato avanti numerosi interventi, ma non siamo tranquilli. – racconta il sindaco Rosa Olivieri – La Regione ci ha chiesto di indicare le situazioni di rischio, ma dobbiamo fare i conti con il patto di stabilità. Tutto questo non agevola il nostro lavoro. I cittadini si rivolgono al Comune, ma i nostri enti sono in difficoltà per motivi che non hanno nulla a che fare con la buona volontà, ma solo con criteri economici”.