cronaca

Visita 'mordi-e-fuggi' all'Acquario di Genova
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Una cosa è certa: la principessa della Thailandia Sirivannavari Nariratana, nipote di Rama IX che guida il Paese dagli anni Cinquanta e figlia dell’erede al trono, non ama molto giornalisti e foto operatori.

Sarà la naturale ritrosia dell’animo orientale, sarà per il carattere strettamente privato della sua visita genovese ‘mordi e fuggi’, questa è però l’impressione che ha dato senza tema di smentite. Eppure, vista la nomea glamour che la circonda, regina delle settimane della moda un po’ in tutto il mondo, noi comuni mortali ci aspettavamo qualcosa di diverso. Anche l’abbigliamento – molto casual e poco chic – mal si accordava a chi è stata la più giovane designer tailandese, stilista a soli 17 anni, e a chi la prestigiosa rivista Forbes ha inserito tra le prime venti donne meglio vestite al mondo.

Pazienza. Consoliamoci col fatto che, all’interno di una visita di 5 giorni in Italia per recarsi a Torino e all’Expo di Milano, si sia ritagliata un piccolo spazio per una puntatina in Liguria del tutto fuori programma, invitata dal console generale di Thailandia a Genova Franco Novi: “Per la verità, non ho dovuto insistere molto per farla venire – ha detto a Primocanale -. Credo che ad indirizzare la sua scelta sia stato anche l’evento che abbiamo organizzato qui lo scorso giugno per ricordare King Rama V, un suo bisnonno che era venuto a Genova per contattare architetti, ingegneri e imprenditori con lo scopo di sviluppare al meglio la città di Bangkok. Speriamo che la visita di oggi sia foriera di ulteriori sviluppi tra Genova e la Thailandia".

La presenza nel capoluogo ligure di Sirivannavari Nariratana è durata solo poco più di tre ore, il tempo per un pranzo, da sola con il suo staff, in un ristorante del centro storico, e di una visita all’acquario dove si è soffermata davanti a foche, lamantini, pinguini e cetacei prima di far rotta verso Portofino per una passeggiata nel borgo. Sempre che quegli invadenti e irrispettosi di giornalisti e fotoreporter l’abbiano lasciata tranquilla, almeno lì, per consentirle un po’ di sano shopping. Che diamine!