"Sappiamo tutti che i clandestini partono dalla Libia, uno Stato fuori controllo, o abbiamo il coraggio di mandare le fregate, fare un blocco navale, mettere qualche scarpone sulla spiaggia, affondare i barconi vuoti dentro i porti, o la politica che sottovaluta il problema non fa il suo mestiere".
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti interviene sull'ondate migratorie dal Nord Africa parlando a Genova a margine di una visita al carcere di Marassi. "In Libia dovrebbe intervenire la Comunità internazionale se non interviene, non sarebbe la prima volta che un Paese si mette alla testa di un gruppo di Stati volenterosi come in Iraq, - sottolinea Toti -. Ci sono assolute democrazie più vecchie della nostra che difendono il loro interesse nazionale in altri continenti con un'efficacia diversa dal Governo Renzi". "La Francia in centro-Africa non ha esitato a mandare la Legione Straniera e i paracadutisti quando c'erano cittadini francesi minacciati, - continua -, così hanno fatto gli inglesi, gli statunitensi costantemente, gli italiani hanno una tradizione più morbida nelle relazioni internazionali, ma quando un problema diventa impellente bisogna avere il coraggio di scegliere".
"Chi sottovaluta il problema immigrazione dicendo che il flusso è gestibile, - aggiunge - deve uscire per strada e capire la reale percezione della gente, la percezione del problema è ancora più grave del problema stesso".
"In un Paese in grave difficoltà come l'Italia questa ondata migratoria crea un problema serio, se la politica lo sottovaluta e continua a minimizzare non fa il suo mestiere. Chi accusa a sproposito il centrodestra di cinismo o faciloneria sull'immigrazione è fuori strada - commenta Toti - è cinico chi fa intravedere una vita migliore a persone a cui non possiamo dare nulla di più di una vita grama che li conduce ai margini della società e alla delinquenza". "Occorre ribaltare le politiche sull'immigrazione in Italia, avere il coraggio di dire che non ci sono le risorse per aiutare tutti - afferma Toti -. San Martino quando divise il famoso mantello lo diede a un povero, non lo divise in mille brandelli a migliaia di poveri, perché non avrebbe scaldato nessuno".
SCIOPERO LEGA - "L'Italia va sbloccata più che bloccata, non so se lo sciopero è lo strumento giusto, la voglia di manifestare l'insoddisfazione contro le politiche economiche, di sicurezza e immigrazione del Governo Renzi è forte, ma lo sciopero al momento è un'iniziativa della Lega non di Forza Italia". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti interviene sulle tre giornate di 'sciopero' contro il governo Renzi indette dal leader della Lega Nord Matteo Salvini il 6-7-8 novembre. "Bloccare il paese non è il modo per uscire dallo stallo, - ha detto Toti - spero che il governo Renzi tragga le conseguenza della sua inattività che sta paralizzando il paese. Per il secondo anno consecutivo non cresciamo, dopo tre governi non scelti dai cittadini la parola torni agli elettori", ha concluso.
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Immigrazione, Toti: "Servono coraggio e le fregate in Libia"
E a Salvini: "Italia da sbloccare, non da bloccare"
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