
“Si tratta – commenta il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone – di un’iniziativa nata una decina di anni fa principalmente come servizio ai residenti, soprattutto anziani, che grazie al nostro elenco sapevano sempre dove andare a fare la spesa o prendere un po’ di fresco.
Negli anni le abitudini sono cambiate, la città è diventata una destinazione turistica anche estiva e la crisi ha costretto molti commercianti e molti genovesi a ridurre le ferie al lumicino: il risultato è una città aperta, più accogliente sia per i turisti che per i residenti.
Le aperture di agosto, circa 250 di cui 120 sono bar e ristoranti, sono in linea con quelle dello scorso anno e non lontane dalle 200 raggiunte quest’anno a Pasqua e nei ponti primaverili tramite l’operazione accoglienza voluta da Comune, Camera di Commercio, Ascom e Confesercenti.”
IL COMMENTO
Flotilla, piazze, interessi nascosti, contraddizioni: il flop della politica
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila