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Intervento alla festa di Liberazione
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“Siamo a buon punto, la prossima settimana uscirà un manifesto e inizieranno anche le adesioni”: è ottimista Paolo Ferrero. Nonostante negli ultimi anni la sinistra italiana sia stata più campo di scissioni che di unità, ora le cose potrebbero cambiare, almeno negli auspici del segretario di Rifondazione comunista. L’occasione per fare il punto è la Festa di Liberazione in corso a Savona, dove Ferrero dice: “Le realtà politiche che daranno vita al nuovo soggetto resteranno, ma ci sarà un simbolo unico e un’unica casa dove potranno confluire anche cittadini non iscritti ai partiti”. Il nome? “Non c’è ancora. Mi piacerebbe si chiamasse semplicemente ‘Sinistra’, ma vedremo”, dice Ferrero.

Obiettivo di questa nuova forza? Governare o fare opposizione a Pd e centrodestra? “L’obiettivo è governare – risponde il segretario di Rifondazione comunista - L’alternativa è a Renzi che dice che i soldi non ci sono perché la gente va in pensione troppo presto, a Salvini che dà la colpa agli immigrati e a Grillo che dice che è colpa dei politici”. E invece di chi è la colpa? “La colpa è degli speculatori che fanno pagare all’Italia 85 miliardi di euro d’interessi ogni anno. Tutti dicono che non ci sono i soldi. Qualsiasi cosa si proponga, dalla sanità al riassetto del territorio, si risponde così. La verità è che i soldi ci sono, ma che li regaliamo a speculatori e ricchi. Su questo vogliamo fare un programma. Usare bene questi soldi vuol dire gestire bene il paese per il benessere di tutto”.

Poi un giudizio sulla Liguria. “Toti non sarà in grado di governare la Regione perché non ha idea di cosa fare. Il vero problema sarà come si costruisce un’alternativa. Su questo la Liguria è stata davvero un laboratorio politico, mettendo insieme tutti quelli che non si riconoscevano nel Pd. A livello nazionale si tratta di seguire quel percorso. Ora speriamo che Renzi resti al suo posto ancora un paio d’anni per dare il tempo alla sinistra di riorganizzarsi e sfidare il Pd e la Lega”.