cronaca

Duro attacco del sindaco di polizia
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“Mentre in tutte le province d’Italia il Coisp raccoglierà migliaia di firme per chiedere la rimozione da piazza Alimonda a Genova del cippo in ricordo di Carlo Giuliani, nel capoluogo ligure la stessa iniziativa è stata vietata, perché evidentemente il diritto a manifestare è garantito soltanto a coloro che intendono scendere in piazza a onorare chi nella sua vita si è distinto soltanto per aver tentato di uccidere un carabiniere, restando ucciso nella circostanza”.

E’ quanto afferma Franco Maccari, segretario generale del Coisp – il sindacato indipendente di polizia, che spiega: “Nonostante la nostra intenzione di svolgere una pubblica iniziativa in piazza Alimonda sia stata comunicata alle autorità competenti con oltre un anno di anticipo rispetto all’analoga richiesta proveniente dal “Comitato Piazza Carlo Giuliani onlus”, la Questura di Genova ha incredibilmente negato la piazza a noi poliziotti, riservandola invece per la manifestazione del Comitato, alla quale è prevista la partecipazione, secondo quanto riferisce la stessa Questura, delle aree più radicali dell’antagonismo: in poche parole, gli epigoni di quegli stessi black block che nel 2001, in occasione del G8, misero a ferro e fuoco Genova, devastando la città e sfogando la loro violenza contro le Forze dell’Ordine. A loro viene consentito di tornare a Genova per celebrare come un martire chi, con il volto coperto da un passamontagna, si prodigava ad attentare alla vita di alcuni Carabinieri rimasti bloccati in un’auto di servizio. Ai poliziotti, invece, non solo viene negata la possibilità di tenere un incontro-dibattito in Piazza Alimonda, quanto viene anche vietato di allestire i banchetti nelle otto piazze di Genova in cui era stata prevista la raccolta di firme".