cronaca

Il padre era accusato di abbandono di disabile aggravato
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E' stato condannato a 9 anni di reclusione con rito abbreviato il padre di una disabile psichica di 25 anni che dopo aver partorito in casa è stata abbandonata in una situazione molto precaria per alcuni giorni nell' abitazione dove viveva con il genitore.

Il padre era accusato di abbandono di disabile aggravato, maltrattamenti e di occultamento del cadavere del bambino che non è mai stato trovato.

Anche il marito della cugina della vittima, accusato di violenza sessuale aggravata dall'aver abusato di una persona disabile, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi. I fatti risalgono al giugno 2014. 

Il pm Francesco Cozzi aveva chiesto 8 anni per il padre della disabile e 4 anni e 4 mesi per il marito della cugina. Il processo si è svolto davanti al gup Ferdinando Baldini.

All'udienza era presente solo l'uomo di 58 anni, accusato della violenza sessuale. Assente il genitore della giovane che, a fine giugno, sarebe rimasto coinvolto in una rissa con uno o più detenuti nel carcere di Pontedecimo e è ancora ricoverato in ospedale.

A questo proposito sono in corso indagini da parte della polizia penitenziaria che ha trasmesso gli atti in Procura. I fatti risalgono al giugno 2014 nel levante ligure. Secondo la perizia la ragazza era risultata invalida all'85% e affetta da sindrome di Steinert con grave deficit intellettivo. L'accusa sostiene che il padre non avrebbe accudito la figlia, in particolare dopo il parto, nonostante una grave emorragia e non l'avrebbe fatta assistere né visitare da alcun medico.

Era stata la segnalazione di due vicine di casa, il 30 giugno 2014, a fare intervenire la polizia. La giovane era stata trovata agonizzante a letto, nella casa del padre, in gravissime condizioni sia fisiche che igieniche.

Da quanto riferirono i medici e una consulenza la giovane avrebbe partorito il figlio una quindicina di giorni prima. Il marito della cugina avrebbe abusato di lei almeno tre volte da novembre a dicembre 2013.