Ridimensionare i costi e rientrare sul mercato, la parola d'ordine in casa rossoblù dopo l’assemblea ordinaria dei soci azionisti del Genoa che ha esaminato e approvato l’esercizio di bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 con una perdita di 26,1 milioni interamente coperta dalla proprietà. Ne dà notizia il sito rossoblù. Il bilancio è stato approvato con tre voti contrari (Peo Campodonico, Mario Epifani e Birone jr) e cinque astenuti. Da segnalare il fatto che è stato anche azzerato il debito con l’estero che ammontava a 38 milioni di euro.
Per i conti del Genoa torna il sereno, anche se il collegio sindacale nella relazione sottolinea che è importante che "vengano adottati i provvedimenti più opportuni per risolvere la situazione di cui all'articolo 2446 del C.C. in cui si trova attualmente la società" e invita "gli amministratori alla stingente e tempestiva osservazione dell'andamento dell'attività, anche sulla base della campagna trasferimenti in corso".
Di fatto, i rappresentanti del collegio sindacale (Carlo Bindella, Carlo Castelli e Alessandro Lualdi) auspicano "un monitoraggio costante della situazione economica, patrimoniale e finanziaria e della sua prevedibile evoluzione".
DEBITI CON L'ESTERO - Nelle ultime settimane sono state chiuse anche le pendenze con l'estero. E col bilancio a posto, come evidenziato nella relazione degli amministratori, il problema del Genoa oggi è la liquidità. Il rischio è che "ciascuna impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa delle difficoltà a reperire fondi o di liquidare attività sul mercato". Una relazione che spiega la campagna trasferimenti in corso per reperire le finanze adeguate.
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