La Fiera di San Pietro, nel quartiere della foce, è uno degli eventi tradizionali più sentiti dai genovesi. “Originale” è un’iniziativa nata dalla collaborazione tra ministero dello sviluppo economico e Cncu.
L’intento dello stand è quello di sensibilizzare i visitatori su quello che bisogna sapere approcciandosi alle varie bancarelle. Emanuele Guastavino, di Adoc, spiega punti di sensibilizzazione su cui punta l'iniziativa: “Il consumatore deve scegliere non con le lusinghe dei prezzi ma privilegiando originalità, sicurezza e metodo di fabbricazione corretto.
I prodotti contraffatti molte volte creano problemi, in particolare va sottolineato il discorso dell’esistenza del lavoro minorile per mantenere i prezzi molto bassi. Sono importanti anche i materiali con cui vengono costruiti i prodotti.
L’originalità consiste nel dire al consumatore ‘Stai attento, scegli con consapevolezza, spendendo magari 5 lire in più ma dando priorità alla qualità’. Il primo anno ho visto come opera la polizia municipale e sono rimasto colpito dal grande lavoro per scongiurare abusivismo e presenza di situazioni irregolari”.
Enzo Raffa, capo della polizia municipale, approfondisce l’impegno dei suoi colleghi:
“Nei dieci giorni antecedenti la fiera pubblicizziamo al massimo l’evento nell’area interessata apponendo cartelli e biglietti sulle autovetture. Questa fiera è l’unica a durare due giorni, quindi viene predisposto un servizio che parte dal sabato mattina alle 8.30 al lunedì mattina.
La domenica mattina sono presenti 20 unità. Nel pomeriggio ci sono meno unità rispetto al mattino, la sera siamo 6/7 unità che si occupano della riapertura dopo i fuochi d’artificio, poi entra l’Amiu con i mezzi per ripulire e al termine delle pulizie di lunedì riprendono le normali attività” Raffa parla anche di come è cambiata la fiera nel tempo: “Negli ultimi anni non è cambiato nulla se non un allungamento in corso Italia.
Per quanto riguarda l’abusivismo cerchiamo col poco personale che abbiamo di occuparci di varie cose. Rimuoviamo le autovetture che rimangono di mattina, rileviamo i posti liberi, e quando abbiamo tempo nel pomeriggio facciamo dei giri in corso Italia e dove c’è qualche fenomeno di abusivismo commerciale interveniamo con i sequestri. Il fenomeno è comunque stazionario, o forse addirittura in diminuzione visto che manca lo spazio fisico per fare una vendita abusiva: ci sono troppi banchi.
Fra poco uscirà la storia del Durc e molte di queste persone, soprattutto di colore e non in regola, dovranno cessare l’attività e di conseguenza andranno a fare gli abusivi”.
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Fiera di San Pietro: oltre 600 bancarelle, guerra ai prodotti falsi
Diminuisce l'abusivismo
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