Nei giorni scorsi gli ispettori della Covisoc hanno fatto visita alla sede del Genoa a Villa Rostan. Si tratta di un controllo sulla situazione dei conti societari rossoblù. La Covisoc deve, infatti, verificare che il presidente Preziosi e la società abbiano azzerato le precedenti situazioni debitorie.Non a caso l'ispezione è arrivata dopo la mancata concessione della licenza Uefa. Potrebbe trattarsi di un atto dovuto, come di un approfondimento sullo stato di salute dei conti societari. D’altronde le istituzioni che sovrintendono alla situazione economica dei club italiani devono passare ai raggi x i bilanci sotto la lente d’ingrandimento. Il Genoa attraverso il presidente Enrico Preziosi ha sempre allontanato le ombre sui conti, comunque in rosso, del suo sodalizio.
La mancata concessione della licenza Uefa è stata giustificata come un errore amministrativo e di tempistica, ma è naturale che si vada in profondità come hanno chiesto i tifosi organizzati in una recente assemblea pubblica nel segno della chiarezza. Preziosi ha respinto al mittente i paragoni col Parma che l’anno scorso non andò in Europa League che aveva conquistato sul campo, proprio come accaduto alla formazione rossoblù di Gasperini.
Uno schiaffo che molti tifosi non hanno perdonato alla dirigenza, malgrado le scuse di Preziosi. Ma le cessioni eccellenti di Falque, Bertolacci, forse quella di Perotti e di altri giocatori richiesti sul mercato, vanno nella direzione di una ricerca di fondi per sanare la situazione economica debitoria anche se Preziosi, più volte ha ricordato, di aver recentemente immesso nel Genoa circa 20 milioni di euro.
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